Da Silvia Baldan il 1 marzo 2018
Le tradizioni del matrimonio sono tantissime e molte sono le usanze ben radicate nella nostra cultura.
Ne conoscete l’origine e il significato? Ecco qui qualche informazione a qualche aneddoto per rispondere alle vostre curiosità!
Il velo da sposa fu introdotto dagli antichi romani per proteggere la giovane donna dal “malocchio” di un corteggiatore deluso. Un velo vecchio, poi, è considerato più fortunato di uno nuovo, soprattutto se preso in prestito da una donna felicemente sposata.
Si dice, infatti, che la felicità passi alla nuova sposa insieme al velo.
L’anello matrimoniale (la vera), usato generalmente negli sposalizi cristiani già dal IX secolo, risale in realtà agli antichi Egizi.
Veniva posto all’anulare della sposa perché si riteneva che lungo quel dito passasse una vena che andava direttamente al cuore.
L’anello d’oro, il più resistente dei metalli, trasmette a chi lo porta le doti per una perfetta e durevole unione. Da qui nasce la superstizione che la rottura delle fedi sia presagio di disastri.
Questa è la più nota tra le tradizioni del matrimonio. Secondo l’usanza che arriva da un detto inglese, ogni sposa nel giorno delle nozze dovrebbe indossare qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato, qualcosa di regalato e qualcosa di blu.
Qual è il significato di tutto ciò?
L’oggetto vecchio e quello nuovo simboleggiano il passaggio dalla fanciullezza alla nuova condizione di sposa.
La “cosa” in prestito simboleggia la partecipazione molto stretta di una persona cara alla cerimonia.
L’oggetto regalato è buon auspicio di prosperità (e sostituisce l’originaria tradizione anglosassone di far tenere alla sposa una moneta da sei pence all’interno della scarpa).
Il tocco di blu è augurio di un figlio maschio o, secondo la tradizione ebraica, è segno di purezza, amore e fedeltà.
La pioggia è considerata un segno di sfortuna presso alcuni popoli, un segno bene augurante presso altri. Avete presente il nostro detto “sposa bagnata sposa fortunata”?
La tradizione vuole che gli sposi non si vedano e non si parlino sia alla vigilia delle nozze, sia il grande giorno.
È vietato cenare e fare colazione insieme, e tutte le comunicazioni dell’ultima ora devono avvenire per via indiretta attraverso parenti o amici.
Porta sfortuna acquistare nello stesso momento l’anello di fidanzamento e le fedi nuziali.
È di cattivo augurio anche mettersi la fede al dito prima della celebrazione del matrimonio.
Un gesto bene augurante? Che lo sposo alla fine del rito offra alla sposa una spiga di grano.
La terra e la donna sono unite da una fortissima analogia: come i chicchi di grano germogliano dalla terra arata, così alla donna viene affidato con il matrimonio il grande compito di perpetuare la vita.
Il tradizionale lancio di riso o di coriandoli sul corteo nuziale nasce da un vecchio rito greco secondo il quale, per propiziare la fertilità, si facevano piovere sulla coppia alcuni dolci.
Il gesto aveva anche lo scopo di augurare prosperità agli sposi.
In Indonesia, invece, il lancio del riso serviva a trattenere l’anima dello sposo che altrimenti, subito dopo il rito, sarebbe fuggita via senza mai fare ritorno.
Il termine “luna di miele” deriva dalla vecchia usanza di alcune popolazioni del nord Europa per la quale, durante il primo mese di nozze, gli sposi bevevano vino misto a miele come afrodisiaco.
Deriva dall’antica Roma l’usanza di prendere in braccio la sposa quando fa il suo primo ingresso nella casa coniugale.
Si ricorreva a questo stratagemma per evitare che, nell’emozione del momento, la sposa potesse inciampare sulla soglia. Un’eventuale caduta sarebbe stata un presagio infausto: significava che le divinità della casa non la volevano accogliere.
La scelta del giorno in cui sposarsi non deve essere lasciata al caso.
Una tradizione indica che il lunedì rechi buona salute, dato che questo giorno è dedicato alla luna; che il martedì porti ricchezza sicura (tradizione contraddetta dal proverbio “né di venere né di marte ci si sposa né si parte”), che il mercoledì sia assai propizio, che il giovedì rechi alla sposa dispiaceri, e che il venerdì non sia considerato giorno favorevole.
Il sabato, giorno che la maggior parte delle coppie sceglie per sposarsi, per ovvie ragioni, in realtà è indicato dalla superstizione popolare, come il giorno più sfortunato.
Due usanze tipiche del matrimonio occidentale sono il lancio del bouquet e il lancio della giarrettiera.
La tradizione vuole che gli sposi lancino a turno i due oggetti verso gli invitati non sposati.
La donna nubile che prenderà il bouquet e l’uomo celibe che verrà colpito dalla giarrettiera saranno i prossimi a sposarsi.
L’usanza forse ha origine nel XVI secolo, quando si riteneva che ottenere un pezzo del vestito della sposa portasse fortuna. Alcuni ritengono che la giarrettiera servisse anche a simboleggiare la verginità della sposa, come se fosse una simbolica cintura di castità che il marito rimuoveva in prospettiva della prima notte di nozze.
Perché sono 5 i confetti all’interno delle bomboniere? Perché simboleggiano ciò che si augura in ogni matrimonio: salute, ricchezza, lunga vita, felicità e fertilità.
Avete qualche curiosità legata al vostro territorio o alla vostra famiglia o tradizioni del matrimonio che non ho menzionato nell’articolo? Raccontatemeli nei commenti, sono molto curiosa!
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Grazie per aver trasformato in realtà il mio sogno! Vi sceglierei altre mille volte… avete saputo capire lo spirito che volevamo per la nostra festa e soprattutto non mi avete mai detto di no! Consiglio a tutti i futuri sposi di non aver paura a chiedere o manifestare i propri desideri…Silvia sarebbe capace di far nevicare ad agosto!!